The Bohemian
The Bohemian
Praga, città boema, affascina per l’architettura dei suoi quartieri, la sua cultura, le sue leggende esoteriche. Sfugge alle etichette e si presenta molto originale.
La sua architettura mi affascina molto, ma ciò che mi ha colpito e che ho voluto documentare è la storia del vecchio cimitero ebraico adiacente alla vecchia sinagoga.
Dal Quattrocento è stato l’unico luogo dove gli ebrei potevano seppellire i loro morti.
Le dimensioni del cimitero sono le stesse dell’epoca. Alla mancanza di spazio si è provveduto sovrapponendo le tombe. In alcuni punti sono stati creati addirittura fino a nove strati di sepoltura.
Tutte queste lapidi, l’uno contro l’altra, il silenzio e l’ombra degli alberi, danno a questo luogo un’aura spettrale.
Ci sono circa 12.000 lapidi e durante l’occupazione dei tedeschi, questo cimitero fu risparmiato, perché i nazisti decisero che sarebbe rimasto come la testimonianza di un popolo estinto.
Sono 80.000 gli ebrei di Boemia e Moravia vittime dell’Olocausto.
I nomi sono riportati scritti a mano, nelle pareti della Pinkasova, sinagoga attualmente aperta al pubblico, dove al primo piano c’è anche l’esposizione dei disegni dei bambini di Terezin 1942-44 .
Testimonianze tra le più agghiaccianti della vita dei piccoli bambini all’interno del lager di Terezin.
“The Bohemian” English:
Prague, the Bohemian city, fascinates with its architecture, its neighborhoods, its culture, its esoteric legends. It escapes any label and appears very original.
Its architecture fascinates me a lot, but what struck me and what I wanted to document is the history of the old Jewish cemetery adjacent to the old synagogue.
Since the fifteenth century it has been the only place where Jews could bury their dead. The dimensions are the same as at the time and the lack of space was made up for by overlapping the tombs. In some places up to nine burial layers were created.
All these gravestones, one against the other, the silence and the shade of the trees, give this place a ghostly aura.
There are around 12,000 gravestones and during the German occupation, this cemetery was spared, because the Nazis decided that it would remain as evidence of an extinct people.
80,000 Jews from Bohemia and Moravia were victims of the Holocaust.
The names are shown on the walls of Pinkasova, a synagogue currently open to the public, where on the first floor there is also an exhibition of the children’s drawings of Terezin 1942-44.
Some of the most chilling testimonies of the life of small children inside the Terezin concentration camp